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C/2007 T1 McNaught
09/10/2007
Gli asteroidi che fotografiamo appaiono nelle immagini digitali come anonimi "grumi" di pixel in movimento tra le varie pose.

Mettendo assieme le posizioni misurate nelle varie immagini, si può calcolare un'orbita e dare così un'identità all'oggetto fotografato, capendo se si tratta di un asteroide della fascia principale o se magari è un NEO che si avvicina troppo alla Terra.

Ma a volte capita che il mucchietto di pixel appaia "nebuloso". E allora si parla di cometa e maggiore è la soddisfazione ad osservarlo, soprattutto se si è tra i primi a farlo.

Come è successo martedì 9 ottobre, quando il Centro dei pianeti minori (MPC) ha messo in allerta gli osservatori di tutto il mondo inserendo sulla Neo confirmation page un oggetto da osservare al tramonto di 12ª magnitudine (e quindi molto luminoso rispetto allo standard dei NEO).

E noi ci abbiamo provato, anche se l'altezza era di soli 20° sopra un orizzonte velato. Erano circa le 19:15 quando siamo riusciti ad individuare l'oggetto, con pose da 3 secondi, brevi per il cielo ancora chiaro.

E non era l'anonimo grumo! Ma, appena distinguibile, la chioma di una cometa. Abbiamo spedito le misure (aumentando la posa fino a 20 secondi) e aspettato.

In tarda serata il MPC ha pubblicato le circolari IAUC 8877 e MPEC 2007-T54 in cui annunciava che la cometa era stata scoperta verso mezzogiorno (ora italiana) dall'astronomo australiano R.H. McNaught, dall'osservatorio australiano di Siding Spring. E noi eravamo stati i primi al mondo a confermarla (bruciando sul tempo gli amici di Remanzacco)!

La C/2007 T1 McNaught (così è stata chiamata) è in avvicinamento alla Terra. Al momento della scoperta distava 176 milioni di chilometri e passerà al perielio a fine novembre. Potrebbe diventare visibile ad occhio nudo, anche se all'occhio degli spettatori dell'emisfero sud.

Noi intanto andremo avanti a confermare asteroidi e comete, sperando che prima o dopo siano gli altri a dover confermare un oggetto scoperto da noi!

Somma di 30 immagini da 20 secondi l'una - zoom 2x

(la somma è fatta tenendo ferma la cometa e quindi le stelle appaiono "allungate")


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Enrico Pettarin SCRITTO DA...
Aggiornato 16/10/2007, 23:22
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