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Ciao, ciao 40... a presto!
SETTEMBRE 2002
Ebbene sì: dopo diciassette anni di onorato servizio abbiamo smontato il telescopio principale di quaranta centimetri di diametro. Il motivo? Portarlo alle officine Marcon di San Donà di Piave per montargli due potenti motori brushless e, al pari del fratellino da 30 cm, dotarlo di puntamento automatico. Potremo così sfruttarlo ancora meglio, sia durante le campagne di ricerca sia nel corso delle serate di osservazione.

Non è stata un'operazione facile, visto il peso di molti quintali dello strumento. Dopo aver spogliato il telescopio di tutti i cavi e collegamenti abbiamo prima tolto il tubo, portandolo in quattro giù dalle scale. Poi è stata la volta della forcella, ancora più pesante del tubo e meno maneggevole. L'imbracatura per sollevarla ha funzionato bene ed ora aspetta solo di essere trasportata giù dalla cupola (e ci sarà da divertirsi).

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Il re è nudo
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Via il tubo
Per l'ascensionsione retta il motore verrà applicato alla vite senza fine esistente, sostituendo il motore passo passo. Da Marcon porteremo solo la vite e, per fortuna, non sarà necessario smontare la corona dentata e il basamento. Sulla declinazione andrà applicata invece una nuova corona e relativa vite, motivo per cui dobbiamo trasportare a San Donà la forcella e il tubo.
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"E adesso chi lo porta giù?"
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Franco, Max, Giuseppe, Luciano e Matteo (Enrico scatta la foto e Luana butta la pasta)
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La forcella
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"Chi mi aiuta?"
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La vite senza fine
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Giù la forcella!
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Missione compiuta
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... ed infine pronti a partire!
È TORNATO!!!

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Aggiornato 06/11/2007, 21:23