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Comunicati Stampa 2006

13/12/2006

    • "La luce che spegne le stelle" è il titolo della conferenza pubblica che si terrà presso l'osservatorio astronomico di Farra sabato 16 dicembre, con inizio alle ore 20:30. Relatore d'eccezione sarà il prof. Korado Korlevic, direttore dell'osservatorio croato di Visnjan nonché il maggior scopritore europeo di asteroidi, che esporrà gli effetti che l'inquinamento luminoso produce sul ciclo biologico e sull'ambiente.
      Numerosi studi dimostrano che quasi la metà della radiazione luminosa prodotta dagli impianti pubblici viene inutilmente dispersa verso l'alto, rappresentando contemporaneamente dello spreco e del danno. La necessità di limitare il consumo delle risorse energetiche e il pesante impatto sull'ambiente e sulla salute devono farci riflettere sull'importanza delle conseguenze di una illuminazione inefficiente ed inopportuna, a causa del quale l'astronomia paga il prezzo maggiore.
      Nonostante l'UNESCO abbia dichiarato il cielo stellato un patrimonio dell'umanità da proteggere e conservare, assistiamo giornalmente ad un lento ma progressivo peggioramento a cui ci stiamo abituando. Forse per la semplice ragione che l'uomo è un animale diurno e conserva un'ancestrale paura del buio, stiamo rapidamente trasformando la notte a nostro comodo uso senza tenere conto degli effetti collaterali che introduciamo nel mondo animale e su noi stessi, oltre a perdere la visione più suggestiva e maestosa del cielo notturno.
      Nel precedente incontro tenutosi sabato scorso, l'astronomo Claudio Elidoro ha brillantemente esposto le vicissitudini che hanno spinto l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) a declassare Plutone dal rango di "pianeta" a quello di "pianeta nano". Il relatore, dopo avere rivisitato il periodo storico e le modalità con cui Clyde Tombaugh scoprì Plutone nel 1930, ha illustrato la nuova definizione del Sistema Solare alla luce delle decisioni dell'IAU e delle recenti scoperte di nuovi oggetti oltre l'orbita di Nettuno.

06/12/2006

    • Si terrà sabato 9 dicembre, alle 20.30 presso l'osservatorio astronomico di Farra, la conferenza pubblica sul tema "La cacciata di Plutone e la nuova definizione di sistema solare".
      Relatore sarà l'astronomo Claudio Elidoro, collaboratore della rivista "Coelum", che illustrerà perché Plutone non sia più da considerarsi il nono pianeta del Sistema Solare dopo la scoperta di altri corpi celesti oltre l'orbita di Nettuno.
      La clamorosa decisione sulla sorte di Plutone è stata presa a Praga lo scorso agosto dall'assemblea dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU) dopo una vivace discussione in cui sono stati considerati non solo gli aspetti scientifici ma anche quelli storici legati ad una cultura astronomica diffusa.
      L'esclusione di Plutone non è solo un problema di aggiornamento di libri scolastici ma introduce una nuova definizione di pianeta anche alla luce delle recenti scoperte di sistemi planetari attorno ad altre stelle. Un corpo celeste si definisce "pianeta" se: a) è in orbita intorno al Sole; b) possiede una massa sufficiente a far sì che la propria gravità gli faccia assumere una forma quasi sferica; c) è dominante nella sua fascia orbitale avendola ripulita, con la sua attrazione, da oggetti più piccoli. Plutone non soddisfa il terzo requisito, in quanto in prossimità della sua orbita sono stati scoperti centinaia di asteroidi. E così la IAU ha definito Plutone "pianeta nano" assieme ad altri due oggetti: Cerere, l'asteroide più grande della fascia principale, ed Eris, un oggetto scoperto due anni fa e di dimensioni paragonabili a quelle dello stesso Plutone. Gli incontri in osservatorio continueranno sabato 16 con la conferenza dell'astronomo Korado Korlevic sugli effetti dell'inquinamento luminoso.

04/12/2006

    • Sono più di vent'anni che il Circolo Culturale Astronomico di Farra propone ogni primo giovedì del mese una serata di osservazioni del cielo stellato, mettendo a disposizione del pubblico i propri telescopi e le conoscenze dei soci astrofili.
      La sera del 7 dicembre, a partire dalle ore 20.30 e condizioni meteorologiche permettendo, ci sarà la possibilità di osservare la Luna che, avendo passato da soli due giorni la fase di plenilunio, farà risaltare delle particolari strutture chiamate raggiere. Si tratta di materiale espulso durante la formazione di un cratere da impatto, depositato lungo direttrici in rilievo, dal colore chiaro e particolarmente luminoso, che si dispiegano radialmente dal cratere centrale.
      Il cratere Tycho, negli altopiani meridionali lunari, possiede il sistema di raggiere più evidente. Ha un diametro di ottantacinque chilometri ed una profondità di cinque e si è formato oltre cento milioni di anni fa.
      L'attività del circolo astronomico per il 2006 non si ferma con questo appuntamento in quanto all'osservatorio sono programmate anche due conferenze pubbliche. Sabato 9 dicembre, alle 20.30, parlerà l'astronomo Claudio Elidoro, collaboratore della rivista "Coelum", sul tema "La cacciata di Plutone - la nuova definizione di Sistema Solare". Il sabato successivo, 16 dicembre, l'astronomo Korado Korlevic, direttore dell'osservatorio istriano di Visnjan, illustrerà l'impatto dell'inquinamento luminoso sul ciclo biologico e sull'ambiente nella conferenza "La luce che spegne le stelle".

31/10/2006

    • Giovedì 2 novembre l'osservatorio astronomico di Farra d'Isonzo sarà aperto al pubblico per il consueto appuntamento del "primo giovedì del mese". Con il ritorno dell'ora solare l'inizio della serata sarà anticipato alle 20:30. Oltre all'osservazione al telescopio dei principali oggetti celesti e al riconoscimento delle costellazioni, il programma prevede la proiezione delle fotografie della C/2006 M4 SWAN, una cometa che da circa una settimana è cresciuta in luminosità tanto da diventare visibile anche con un binocolo. Questa cometa è stata scoperta nel mese di giugno dall'americano R. D. Matson e dall'australiano M. Mattiazzo sulle immagini riprese dallo strumento SWAN (Cigno in inglese, acronimo di Solar Wind ANisotropies, anisotropie del vento solare) montato sul satellite artificiale SOHO, puntato costantemente in direzione del Sole. Tra il 24 e il 25 ottobre la SWAN, che dista 150 milioni di chilometri dalla Terra, ha aumentato bruscamente l'attività della sua chioma, diventando un soggetto interessante da osservare e fotografare. La cometa sta transitando nella costellazione di Ercole ed è visibile dopo il tramonto a ovest, appena il cielo si fa buio, ma poiché si sta allontanando sia dalla Terra sia dal Sole è destinata a diventare sempre più debole.

09/08/2006

    • Agosto è tradizionalmente il mese delle "stelle cadenti". In realtà le scie luminose che scorgiamo in cielo, dette più propriamente "meteore", non hanno nessuna connessione con le stelle e si possono vedere in tutto l'arco dell'anno. Derivano in massima parte dalle particelle di polvere che le comete abbandonano lungo la loro orbita e che vengono "spazzate" dalla Terra, quando, nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole, attraversa proprio la zona in cui una cometa ha lasciato tracce del suo passaggio. In questo caso, che si ripete ogni anno negli stessi giorni perché la Terra passa sempre nello stesso periodo in una determinata regione del Sistema Solare, le particelle di polvere, bruciando per attrito quando entrano nell'atmosfera terrestre, danno luogo ad una "pioggia" di meteore. Le scie luminose sono distribuite in maniera casuale, ma tracciando su una carta celeste le loro traiettorie ci si accorge come sembrino provenire tutte da un medesimo punto detto "radiante", che si trova nella costellazione che dà il nome allo sciame. Le "lacrime di San Lorenzo", chiamate Perseidi in quanto hanno il radiante nella costellazione di Perseo, sono, tra gli sciami meteorici, le più spettacolari per colore, luminosità e frequenza. Sono generate dai corpuscoli dispersi dalla cometa Swift-Tuttle nella zona di spazio che la Terra attraversa nell'agosto di ogni anno. Anche se nell'immaginario popolare sono associate al giorno 10, San Lorenzo, le Perseidi si possono osservare da metà luglio a fine agosto, con un picco che può arrivare anche a qualche decina di avvistamenti l'ora nelle serate dall'11 al 13 agosto. Quest'anno il massimo di attività è previsto verso le ore 01.00 tra sabato e domenica, ma nella seconda parte della notte le osservazioni saranno disturbate dal chiarore della Luna. Per godersi lo spettacolo di una pioggia di meteore non serve nessuno strumento: basta armarsi di pazienza e scrutare il firmamento da zone abbastanza buie, lontano dalle luci cittadine. Il Circolo astronomico di Farra ripropone il tradizionale appuntamento con le lacrime di San Lorenzo nella serata di sabato 12 agosto. L'osservatorio sarà aperto al pubblico a partire dalle 21.00; dopo una breve spiegazione del fenomeno ad ogni partecipante verranno consegnate una mappa stellare ed una matita, in modo che ognuno possa registrare le traiettorie delle meteore avvistate. A fine serata, prolungando le tracce segnate si potrà verificare come esse sembreranno provenire tutte dal Perseo. Naturalmente le osservazioni verranno fatte ad occhio nudo, dallo spiazzo davanti all'osservatorio, ed è quindi consigliabile portarsi dietro uno sdraio o un lettino da spiaggia, munirsi di una torcia elettrica (possibilmente schermata con della stoffa o della plastica rossa) ed indossare abiti adatti alla permanenza all'aperto.

31/07/2006

    • Giovedì 3 agosto, a partire dalle ore 21, l'osservatorio astronomico di Farra d'Isonzo sarà aperto al pubblico per il tradizionale appuntamento del "primo giovedì del mese".
      Protagonisti della serata saranno la Luna e il pianeta Giove.
      Al telescopio il nostro satellite mostra una superficie disseminata di crateri, cicatrici lasciate dagli impatti di meteoriti e piccoli asteroidi, e di montagne, valli e regioni più levigate chiamate mari. Con la Luna al primo quarto questa morfologia appare particolarmente evidente, illuminata dalla luce radente del Sole.
      Giove, il più grande pianeta del Sistema Solare, lascia vedere la sua densa atmosfera, suddivisa in fasce chiare e scure di nubi di gas. Accanto al pianeta, in posizioni che cambiano di ora in ora, si scorgono i quattro satelliti galileiani: Io, Europa, Ganimede e Callisto.
      I visitatori saranno pure guidati all'osservazione ed al riconoscimento delle principali costellazioni visibili in questo periodo, con l'ausilio di un raggio laser che permette l'immediata individuazione delle stelle.
      Le immagini di oggetti celesti meno appariscenti saranno trasmesse e commentate in sala proiezioni dopo la loro acquisizione con una sensibile telecamera applicata al telescopio. Quest'ultima parte della serata servirà a far comprendere alle persone in visita la particolare potenzialità delle telecamere usate in astronomia, motivo per cui nella ricerca scientifica da quasi sessant'anni non si fanno più osservazioni visuali, e da quasi venti nemmeno fotografiche, del cielo.
      In agosto, mese tradizionalmente associato alle "stelle cadenti" il circolo astronomico di Farra sarà presente la sera di giovedì 10 alla manifestazione "Calici di stelle" al castello di Gorizia e la sera di venerdì 11 a Pontebba per illustrare il fenomeno delle meteore. In osservatorio la serata dedicata all'osservazione del massimo di attività delle Perseidi si svolgerà sabato 12, con inizio alle ore 21.

02/05/2006

    • La sera del 4 maggio, primo giovedì del mese, ci sarà la consueta apertura al pubblico dell'osservatorio astronomico di Farra. A partire dalle 21.00, condizioni meteorologiche permettendo, sarà possibile scrutare al telescopio gli oggetti celesti visibili in questo periodo, venendo accompagnati nelle osservazioni dalle spiegazioni dei soci del circolo astronomico.
      Protagonisti della serata saranno Saturno e la Luna. Il primo, dopo essere rimasto osservabile per tutto l'inverno, tramonta sempre più presto e tra qualche settimana abbandonerà sulla scena celeste il fratello maggiore Giove. La Luna, al primo quarto, sarà nelle condizioni migliori di osservabilità, in quanto sul terminatore, la zona a cavallo tra la metà illuminata e la metà al buio, la luce radente del Sole evidenzia i crateri e le altre strutture della superficie lunare.

24/03/2006

    • Mercoledì 29 marzo si verificherà l'evento astronomico più atteso dell'anno, un'eclisse totale di Sole che si osserverà da una lunga e stretta fascia che, partendo dalle coste del Brasile, attraverserà l'Oceano Atlantico, il Nord Africa, il Mediterraneo orientale e la Turchia fino a perdersi nelle remote regioni dell'Asia Centrale. Da queste zone si potrà assistere ad uno spettacolo straordinario: la Luna si frapporrà tra la Terra e il Sole, intaccandone pian piano il disco luminoso, fino a nasconderlo del tutto. Sarà questa la fase di totalità dell'eclisse, che durerà al massimo quattro minuti e durante la quale il cielo diventerà buio, si vedranno le stelle e la corona solare, solitamente invisibile, risplenderà attorno lo schermo nero della Luna.
      Dall'Italia dovremmo accontentarci di un'eclisse parziale; sopra la nostra regione la Luna passerà davanti al Sole dalle 11:37 alle 13:49, con un oscuramento massimo del 44% alle 12:43.
      L'osservatorio astronomico di Farra sarà aperto al pubblico, a partire dalle 11:00 di mercoledì, per osservare il fenomeno al telescopio con assoluta sicurezza, senza correre rischi per la vista che soluzioni "fai da te" presentano quando si guarda il Sole. A disposizione ci saranno anche gli speciali "occhialini per eclisse" e il Lunario, dedicato proprio alla visibilità delle eclissi solari dei prossimi 25 anni.

03/01/2006

    • Giovedì 5 gennaio l'osservatorio astronomico di Farra sarà aperto al pubblico per il primo appuntamento dell'anno con stelle e telescopi.
      Il programma della serata, che inizierà alle 20.30, prevede l'osservazione della Luna, vicina al primo quarto, di Marte, sempre più piccolo in quanto negli ultimi due mesi ha quasi raddoppiato la sua distanza dalla Terra, e di Saturno, nuovamente visibile già dalle prime ore della sera.
      In osservatorio sarà disponibile anche l'atteso "Lunario", un calendario che raffigura la fase lunare per ciascun giorno dell'anno e riporta gli istanti della luna piena e nuova, del primo e dell'ultimo quarto di ogni lunazione e l'inizio delle stagioni. Giunto alla 18a edizione, il Lunario 2006 è dedicato alla visibilità delle eclissi di Sole dei prossimi 25 anni: su un planisfero sono tracciati i percorsi dell'ombra lunare durante le eclissi che avverranno fino al 2030, permettendo di stabilire dove e quando si potrà assistere a un eclisse totale o anulare di Sole. In Italia l'ultima eclissi totale è stata vista nel 1961, ma per la prossima bisognerà aspettare fino al 2059.

      

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