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Il CCAF
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LA STORIA

Il Circolo Culturale Astronomico di Farra (CCAF) si è costituito ufficialmente il 26 febbraio del 1975. Primi fondatori sono stati sette studenti di Farra, che già dal 1969 svolgevano attività con un mini-osservatorio di fortuna. L'età media dei soci era inferiore ai vent'anni.
Il sodalizio è nato con un duplice scopo: divulgare l'astronomia e le scienze affini presso il vasto pubblico e svolgere un'adeguata attività di studio e di ricerca. Un sogno, più che un progetto, era la costruzione di un osservatorio astronomico, con cupola e telescopio di 40 cm di diametro.

Nel 1979 è arrivato il primo strumento: un newtoniano di 200 mm f/5. Per poterlo acquistare sono state organizzate proiezioni cinematografiche per ragazzi, raccolta e vendita di ferro vecchio, marce podistiche non competitive. Nel 1980 è stato inaugurato il primo osservatorio, costituito da un box metallico con il tetto scorrevole. Seppur piccolo era il primo in regione a disposizione anche del pubblico generico. Nel 1982 il "200" è stato sostituito da un newtoniano da 250 mm f/5.
Il successo delle manifestazioni pubbliche e dell'attività di divulgazione hanno imposto un ampliamento delle infrastrutture. La concomitanza di eventi fortuiti e di cause di forza maggiore ha favorito, nel 1983, l'avvio della costruzione del Centro Osservativo, che viene inaugurato il 20 ottobre 1985. È costituito da due specole e da un fabbricato di servizio. L'osservatorio principale, interamente autocostruito, è dotato di una cupola mobile in vetroresina di 4,5 m di diametro, al cui interno è ospitato un telescopio Newton-Cassegrain da 400 mm f/4,5-17,5 e rifrattore guida di 150 mm di diametro f/15; al piano inferiore una camera oscura per il trattamento e lo sviluppo delle lastre fotografiche. Il box metallico, riposizionato dopo cinque anni di attività, è diventato l'osservatorio secondario. Nel prefabbricato viene allestita una saletta conferenze, di trenta posti, dove si tengono lezioni integrative con l'ausilio di proiezioni di diapositive; negli stessi locali è ospitata la biblioteca, composta da 300 volumi e un migliaio di riviste.
Con tali infrastrutture e strumentazioni la divulgazione si può avvalere di mezzi e metodi nuovi e, finalmente, anche l'attività di ricerca si può sviluppare in maniera adeguata.
Il ritorno della cometa di Halley, nel gennaio del 1986, porta il primo grande afflusso di gente comune nel nuovo complesso. In dieci giorni oltre un migliaio di persone affronta i rigori invernali per dare un'occhiata all'astro chiomato più famoso; nell'ultima serata disponibile si raggiunge una punta di trecento presenze.
Per soddisfare le tantissime richieste viene istituito l'incontro del "primo giovedì del mese", serata pubblica in cui gli intervenuti vengono guidati all'osservazione del cielo attraverso i telescopi. Regolarmente, in media due al mese, visitano il Centro Osservativo sia classi di istituti scolastici sia gruppi organizzati.

Nasce il "Progetto Pianetini", il primo programma di ricerca scientifica del CCAF. Per la sua attuazione s'introduce un sofisticato processo per aumentare la sensibilità delle lastre fotografiche e, data l'impossibilità di reperirlo sul mercato, viene costruito un misuratore di lastre millesimale, per rilevare dai negativi fotografici la posizione delle stelle con una precisione, sulla lastra, del millesimo di millimetro. Dopo alcuni anni di affinamento delle tecniche, nel 1990 le prime misure ottenute vengono pubblicate sulle circolari mensili del "Minor Planet Center" (MPC), il Centro dei Pianeti Minori che ha sede a Cambridge, nel Massachusetts, e che per conto dell'Unione Astronomica Internazionale sovrintende e coordina, a livello mondiale, lo studio delle orbite e la scoperta e catalogazione di asteroidi e comete.
Nonostante le migliaia di fotografie ottenute, soprattutto di oggetti noti che necessitavano di ulteriori osservazioni, non viene trovato nessun nuovo asteroide. Per la prima scoperta bisogna attendere il 1993 e la rivoluzionaria introduzione del sensore elettronico a CCD. Questo strumento, seppur con un campo "visivo" trenta volte più piccolo di quello inquadrato dalla lastra fotografica, ha una sensibilità notevolmente superiore, permettendo di rivelare stelle venti volte più deboli con metà tempo di esposizione: il telescopio da 40 cm è diventato istantaneamente potente come quello di M. Palomar, che ha uno specchio di 6 metri di diametro. Dopo pochi mesi dall'applicazione del nuovo sensore al fuoco diretto del telescopio principale, il 21 maggio 1993 viene scoperto il primo nuovo asteroide che, pur rappresentando un traguardo inimmaginabile per quei ragazzi del '75, è stato solo la prima di una lunga serie di scoperte.
Nel primo anno sono 13 i nuovi oggetti scoperti a Farra e nel 1994 se ne aggiungono altri 39. Nel 1995 il CCAF organizza il convegno annuale del Gruppo Italiano Astrometristi, formato da tutti gli osservatori non-professionisti italiani interessati allo studio degli asteroidi; all'incontro partecipa il dott. Gareth Williams, co-direttore del MPC.
Nel luglio dello stesso anno l'asteroide 1993 XD, scoperto nel dicembre di due anni prima, riceve il numero definitivo 6501. La numerazione consente agli scopritori di Farra di assegnargli un nome, Isonzo, che è stato accettato da un'apposita commissione internazionale nel 1997. Nel gennaio di quell'anno viene scoperto 1997 AQ18, il primo e finora unico asteroide di tipo "Apollo" scoperto in Italia e il CCAF balza agli onori della cronaca regionale intervenendo in studio nel corso dell'edizione pomeridiana del telegiornale trasmesso dalla sede RAI di Trieste.
La camera oscura viene ridotta per far spazio al crescente numero di personal computer necessari all'acquisizione, al trattamento e al confronto delle immagini elettroniche, al controllo del telescopio, al collegamento internet.

L'impegno di tempo e risorse investiti nella ricerca non si ripercuote sulla divulgazione, che continua a registrare un apprezzamento costante presso il pubblico e le scuole. Il CCAF decide così di acquistare una potente lavagna luminosa e un display a cristalli liquidi per la proiezione di immagini e simulazioni computerizzate su grande schermo, per sfruttare al meglio le potenzialità dei nuovi mezzi informatici. Nel 1996 l'inaspettato arrivo della cometa Hyakutake ha richiamato in un'unica sera 1300 persone, che pazientemente hanno atteso in fila il proprio turno davanti ai cancelli dell'osservatorio. Per il previsto passaggio di un'altra grande cometa, la Hale-Bopp, nel 1997 vengono organizzate 12 serate, su prenotazione e con un numero chiuso di 100 visitatori a serata.
Nell'agosto del 1999, in occasione dell'ultima eclisse totale di Sole del secondo millennio, il CCAF ha organizzato un viaggio in Austria, che si è rivelato, per la cinquantina di partecipanti, un'esperienza indimenticabile. Nell'estate dello stesso anno è stato ospite dell'osservatorio il dott. Daniel Green, del MPC, mentre in ottobre è stata la volta dell'astronomo statunitense Ted Bowell, dello storico Lowell Observatory di Flagstaff (Arizona), uno dei massimi esperti mondiali nel campo degli asteroidi.
Sempre nel 1999 il telescopio da 25 cm è stato trasformato in uno strumento portatile e al suo posto, sempre nel box metallico, viene installato un nuovo telescopio da 300 mm f/4, completamente automatico.

LA RICERCA SCIENTIFICA

L'Astronomia è una delle poche scienze che offre anche ai non professionisti la possibilità di contribuire concretamente alla ricerca. Il campo di indagine sull'Universo è infatti talmente vasto che molti fenomeni astronomici, oltre che essere alla portata degli strumenti che può permettersi un gruppo di appassionati, vengono osservati solo da loro, data la scarsità di tempo disponibile nei grandi telescopi. Le stelle variabili, le supernove, le meteore, il Sole, gli asteroidi, le comete sono solo alcuni esempi di settori di ricerca cui l'astrofilo può dedicarsi proficuamente.

Il CCAF, con l'acquisto nel 1985 del telescopio da 40 cm, ha scelto come campo principale di ricerca l'Astrometria dei corpi minori del sistema solare.
L'Astrometria è quella branca dell'Astronomia che si occupa della misura della posizione degli astri sulla Volta Celeste. Applicata agli asteroidi e alle comete diventa Astrometria dei corpi minori del Sistema Solare.
Perché mai si inseguono così affannosamente questi piccoli oggetti che sembrano così insignificanti?
Gli asteroidi, o pianetini, sono corpi celesti di forma irregolare, con i più grandi che raggiungono dimensioni di qualche centinaio di chilometri. La maggioranza di essi si muove attorno al Sole in una fascia compresa tra l'orbita di Marte e quella di Giove, a più di duecento milioni di chilometri di distanza dalla Terra.
Si stima che questa "cintura" sia popolata da alcune centinaia di migliaia di asteroidi, ma solo di trentamila si conosce perfettamente l'orbita. Gli asteroidi vengono studiati per quantificarne il numero, le proprietà fisiche, la distribuzione spaziale, per comprendere le condizioni e i processi verificatisi durante la formazione e i primi stadi dell'evoluzione dei pianeti del sistema solare, per valutare le probabilità di collisione con il nostro pianeta. Fino ad oggi sono stati scoperti circa duemila asteroidi che intersecano l'orbita terrestre e che, quindi, sono potenzialmente pericolosi. Lo studio di questi oggetti "vicini" (in inglese NEO, "Near Earth Objects") è particolarmente importante, in quanto l'impatto con un corpo del diametro anche di un solo chilometro avrebbe conseguenze catastrofiche per la biosfera terrestre.
Per scoprire e sorvegliare continuamente tutti gli asteroidi, la comunità scientifica internazionale si avvale della collaborazione di osservatori non professionisti, poche centinaia, sparsi in tutto il mondo. Per svolgere questo tipo di lavoro è necessario essere in grado di misurare la posizione di un oggetto con la precisione di alcuni decimi di secondo d'arco ed il tempo dell'osservazione con la precisione del secondo.

Il CCAF, attivo in questo campo da più di un decennio, finora ha contribuito con l'individuazione di oltre duecentocinquanta nuovi asteroidi. Tra questi, 1997 AQ18 è il primo ed unico NEO scoperto in Italia, appartenente alla classe degli Apollo, oggetti che sono considerati tra i più pericolosi per la Terra. Un altro asteroide inusuale scoperto è stato 1996 AX1, con un'orbita particolarmente eccentrica, mentre (9431) e (13387) sono due Troiani, pianetini che si spostano lungo orbite sincrone con il pianeta Giove.
Come accade spesso in ambito scientifico, anche agli scopritori di asteroidi viene concessa la facoltà di assegnare un nome proprio all'oggetto scoperto. Nel caso particolare, ciò avviene solo dopo alcuni anni di osservazione, quando l'orbita del nuovo asteroide diventa ben determinata e l'oggetto riceve una numerazione definitiva. Tra quelli scoperti a Farra, il primo ad essere stato catalogato, con il numero 6501, è stato battezzato con il nome Isonzo, per rappresentare tutti coloro che hanno partecipato alla nascita ed alla crescita del CCAF. Ad Isonzo si sono man mano aggiunti (7501) Farra, (7675) Gorizia, (8398) Rubbia, dedicato allo scienziato goriziano premio Nobel per la fisica nel 1984, (8103) Fermi, altro italiano ad aver vinto il Nobel per la fisica nel 1938, (8411) Celso, in memoria del poeta Macor, (7433) Pellegrini, (7500) Sassi, (7838) Feliceierman, (8549) Alcide, (9077) Ildo e (10201) Korado. Altri 50 sono già stati numerati ed attendono l'attribuzione del nome [cfr. la pagina Risultati per il numero aggiornato delle scoperte].

Negli ultimi anni la ricerca di nuovi asteroidi è diventata molto più difficoltosa, da quando sono entrati in funzione diversi osservatori professionisti dedicati alla scoperta sistematica dei NEO (LINEAR, LONEOS, NEAT, Catalina Sky Survey, ODAS, Spacewatch) che "rastrellano" il cielo raccogliendo tutto quello che trovano, comete comprese. L'attività degli osservatori non professionisti si sta spostando dalla ricerca dei nuovi oggetti al cosiddetto "follow-up", cioè inseguimento, dei NEO appena scoperti dai grandi osservatori, in modo da garantire una copertura sufficiente di osservazioni che permetta una determinazione più precisa dell'orbita e quindi, della probabilità di eventuali collisioni con la Terra.
Il CCAF si dedica anche a questa "caccia" da un paio d'anni e aderisce alla NEO Coordination Page, un coordinamento mondiale tra diversi osservatori per l'inseguimento degli oggetti NEO che non hanno orbite accurate.
Dal 1999 al 2000 sono state pubblicate su 136 circolari emanate dal MPC 591 misure di 125 NEO ottenute dal CCAF.

LA DIVULGAZIONE

Attività principale del circolo nei suoi primi dieci anni di vita, la divulgazione è stata curata con impegno anche durante lo sviluppo dell'attività di ricerca, perché il CCAF è convinto del suo valore formativo, con la possibilità che essa offre di mettere il profano in contatto con il mondo affascinante dell'astronomia. Questa attività è stata sempre molto intensa e si svolge in vario modo ed a vari livelli di conoscenza della materia:
- Il primo giovedì di ogni mese, durante tutto l'anno, il centro osservativo è a disposizione del pubblico per osservazioni guidate ai telescopi. Nel corso della serata, condizioni meteorologiche permettendo, gli strumenti disponibili vengono puntati sugli oggetti celesti più interessanti del periodo, dando la possibilità ai partecipanti di osservare, a turno, direttamente agli oculari dei telescopi.
- Dal 10 al 13 agosto vengono organizzate una o più serate in occasione del massimo di attività dello sciame meteorico delle Perseidi, le "stelle cadenti" note anche come lacrime di San Lorenzo. Le osservazioni vengono fatte ad occhio nudo, dal giardino del centro osservativo, e ai partecipanti viene consegnata una cartina stellare per segnare le tracce delle meteore avvistate e riconoscere il radiante dello sciame.
- Altri appuntamenti vengono organizzati in occasione di eventi astronomici eccezionali, quali eclissi di Sole o di Luna, passaggio di comete luminose, visibilità particolarmente favorevole di pianeti, pronunciata attività solare ecc. L'organizzazione di tali appuntamenti viene comunicata attraverso i consueti organi di stampa (quotidiani, annunci radio e televisivi, internet).
- Conferenze pubbliche, tenute da astronomi e scienziati di fama internazionale, vengono organizzate periodicamente, mediamente una all'anno, e richiamano dall'intera regione un pubblico numeroso ed interessato.
- Visite di scolaresche e gruppi avvengono regolarmente in osservatorio: accanto all'osservazione ai telescopi ed al riconoscimento delle costellazioni vengono tenute delle lezioni integrative, con l'ausilio di proiezioni e di simulazioni al computer, che entusiasmano gli alunni, ne favoriscono la partecipazione e ne stimolano il dialogo.

Nei quindici anni trascorsi tra l'inaugurazione del Centro Osservativo e la fine del 2001 le persone in visita sono state più di ventuno mila, 219 le scolaresche, 91 i gruppi, 264 le serate e gli incontri in osservatorio, 68 le conferenze esterne e 22 le conferenze pubbliche.
Anche se tale attività esige un notevole impegno di approfondimento e di preparazione, talvolta anche a scapito del tempo dedicato all'osservazione ed alla ricerca al telescopio, la fatica è tuttavia compensata dalla soddisfazione che si riscontra nelle persone che ci seguono, entusiaste nell'osservare il mondo che ci circonda, sbalordite dagli ordini di grandezza delle distanze interstellari e dalla piccolezza della Terra nei confronti dell'universo, meravigliate per la perizia con cui l'Uomo riesce a decodificare le informazioni provenienti dalle radiazioni cosmiche.

QUANDO VENIRE

L'anno 2002 non presenta fenomeni astronomici eccezionali. Questo non significa che non si debba rivolgere il nostro sguardo verso la Volta Celeste. Oltre alla presenza di stelle, nebulose, galassie e ammassi caratteristici di ogni stagione, il cielo sarà attraversato dalla Luna, dai pianeti Venere, Giove e Saturno, dalle scie luminose degli sciami di meteore.
Per ammirare tutte queste meraviglie l'appuntamento più adatto è quello del "primo giovedì del mese". Altri incontri potranno venir organizzati in occasione di eventi astronomici imprevisti.
Su richiesta vengono organizzate visite guidate per scolaresche e gruppi in genere anche in altre serate [cfr. Appuntamenti].

DOVE RAGGIUNGERCI

Il Centro Osservativo del CCAF sorge in località Colombara, sulla strada che collega Farra alla frazione di Villanova. Per arrivare basta prendere la statale SS 351 Gorizia-Cervignano del Friuli. A 10 km da Gorizia si entra nell'abitato di Farra e, proseguendo verso nord, si svolta a destra per la strada che porta a Villanova. Dopo circa 300 metri si svolta a sinistra sulla strada della Colombara [cfr. Dove siamo].

COME ISCRIVERSI

Il CCAF è formato da persone di diversa età, professione e cultura; è infatti aperto a tutti coloro che hanno interesse per le scienze dell'universo. Per diventare socio non è richiesta alcuna preparazione specifica, poiché sarà compito dell'associazione mettere a disposizione strumenti e pubblicazioni ed organizzare lezioni ed incontri per permettere ad ognuno lo studio nel settore di suo interesse. Per iscriversi basta presentare un'apposita domanda e versare la quota prevista per l'anno solare in corso.

Per informazioni ci si può rivolgere al Centro Osservativo (segreteria telefonica n. 0481 888540), ogni giovedì sera dalle 21.00, oppure scrivendo al

CCAF
strada della colombara 11
34070 Farra d'Isonzo (GO)

posta elettronica: [email protected]
sito internet: http://www.ccaf.it


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Aggiornato 17/01/2006, 00:49