L’asteroide (15803) Parisi

16/02/2022

La nomina è ufficiale: il WGSBN – Working Group Small Body Nomenclature (gruppo di lavoro per la nomenclatura dei corpi minori [del Sistema Solare]) dell’IAU – Unione Astronomica Internazionale ha pubblicato sull’ultimo bollettino del 7 febbraio 2022 l’assegnazione del nome Parisi all’asteroide (15803) 1994 CW, scoperto all’osservatorio di Farra d’Isonzo il 7 febbraio 1994:

(15803) Parisi – Asteroide scoperto a Farra d’Isonzo il 7 febbraio 1994.
Giorgio Parisi è il co-vincitore del Premio Nobel per la Fisica 2021 per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria. è un fisico teorico italiano la cui ricerca si è concentrata sulla teoria quantistica dei campi, la meccanica statistica e i sistemi complessi.
[Rif: WGSBN Bull.2, #2,6]

Risale al febbraio del 1999 la pubblicazione della nomina dell’asteroide (8398) Rubbia che il CCAF aveva dedicato al Premio Nobel goriziano Carlo Rubbia (vincitore nel 1984); nell’occasione il CCAF aveva anche proposto l’intitolazione dell’asteroide (8103) ad Enrico Fermi, vincitore del Nobel per la Fisica nel 1938.

(15803) Parisi è un pianeta minore appartenente alla fascia principale degli asteroidi, compresa tra le orbite di Marte e Giove. Ha una dimensione stimata tra i 5 e i 12 chilometri ed orbita ad una distanza media dal Sole di 387 milioni di chilometri, con un periodo di rivoluzione di 4,17 anni.

Le orbite e la posizione dei pianeti interni (in blu la Terra), di Giove e dell’asteroide (15803) Parisi, in verde, alla data della scoperta, il 7 febbraio 1994.
Le immagini della scoperta dell’asteroide 1994 CW, poi catalogato definitivamente come (15803) Parisi, riprese il 7 febbraio 1994 tra le 19:05:13 UTC e le 19:28:09 UTC con il sensore CCD ST6 al fuoco Newton del telescopio da 40 cm di diametro f/4,5. La durata delle singole esposizioni è di 10 minuti con il sensore raffreddato alla temperatura di -40° C. L’asteroide, di magnitudine visuale 17,5, è visibile al centro, in movimento rispetto alle stelle che fanno da sfondo, nella costellazione del Cane Minore.

Numeri e simboli degli asteroidi

I pianeti maggiori e la Luna venivano tradizionalmente indicati sulle mappe celesti attraverso dei simboli caratteristici: lo specchio per Venere, lo scudo e la lancia per Marte, il caduceo per Mercurio ecc. Anche per i primi asteroidi scoperti a partire dal 1801, Cerere (poi classificato come pianeta nano), Pallade, Giunone, Vesta si iniziò ad attribuire un simbolo, ma con il crescere delle scoperte si preferì indicarli con il numero progressivo assegnatogli, racchiuso in un cerchio. Per esigenze tipografiche, e per il numero che ha ormai raggiunto 6 cifre, il cerchio è stato sostituito dalle parentesi, pertanto il numero tra parentesi è il simbolo dell’asteroide.

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