Conferenza del prof. Alessandro Minelli
Dipartimento di Biologia, Università di Padova.
Giovedì 31 gennaio 2019, ore 20:30 – Ogni specie vivente è unica, non solo per le differenze genetiche, anatomiche e comportamentali, a volte sottili, che la separano da tutte le altre, anche da quelle più affini, ma soprattutto perché essa rappresenta una linea evolutiva distinta e irripetibile all’interno del grande albero della vita.
Questo vale anche per l’Uomo, che ha spesso creduto di potersi contrapporre all’insieme di tutti gli animali non umani.
La biologia, se da un lato ha messo in luce le relazioni di parentela di Homo sapiens, dall’altra ha ricondotto la cultura, in tutte le sue espressioni unicamente umane, all’interno di una visione delle specie viventi in cui queste sono definite dalle proprietà – come il linguaggio umano c che garantiscono la coesione fra gli individui e, quindi, la speranza di sopravvivenza della specie attraverso le generazioni.
Alessandro Minelli – Già Professore Ordinario di Zoologia presso l’Università di Padova, ha iniziato la sua attività di ricerca dedicandosi per molti anni a problemi di sistematica zoologica, filogenesi e biodiversità.
È stato presidente dell’International Commission on Zoological Nomenclature e ha diretto il progetto Checklist delle specie della fauna italiana. Si è poi indirizzato verso la biologia evoluzionistica dello sviluppo e la filosofia della biologia.
È socio nazionale dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL e socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Fra le sue opere: Biological Systematics (1993), The Development of Animal Form (2003), Forme del divenire (2007), Perspectives in Animal Phylogeny and Evolution (2009), Biologia della riproduzione (2018, con Giuseppe Fusco) e Plant Evolutionary Developmental Biology (2018).
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Con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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