Prof. Andrea Sgarro
Professore ordinario di Informatica presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste.
Giovedì 24 settembre, ore 20:30 – Partendo da casi (in)giustamente famigerati nelle nostre scuole, come le incertezze nell’uso della consecutio temporum (che invece favorirebbe le capacità logiche) e l’abbandono del congiuntivo nelle frasi ipotetiche (e quindi nel cuore stesso della struttura logico-deduttiva del linguaggio), avvalendoci inoltre del confronto con quanto accade in altre lingue naturali, indoeuropee e non, affronteremo i problemi specifici che pone il linguaggio della scienza, che dovrebbe essere esente dalle “debolezze” del nostro modo “ingenuo” di esprimerci e di comunicare. Il problema della forma ci porta inevitabilmente al problema dei contenuti. Come sta cambiando la scienza moderna, perché nel linguaggio scientifico sono ormai di casa parole come incerto, incompleto, indeterminato, sfocato, impreciso, vago o perfino ambiguo?
La conferenza è a ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.